WITHIN TEMPTATION – il live report di “The Aftermath / A Show In Virtual Reality”

WITHIN TEMPTATION – il live report di “The Aftermath / A Show In Virtual Reality”

WITHIN TEMPTATION
“THE AFTERMATH – A SHOW IN VIRTUAL REALITY”
Parole di Antonino Blesi

Gli olandesi Within Temptation hanno atteso diversi mesi e pensato in grande, decidendo di offrire ai fans uno spettacolo in streaming diverso dai tutti gli altri. The Aftermath: A Show In A Virtual Reality è stato trasmesso il 15 luglio in Europa e poi il giorno successivo in Nord e Sud America.
Uno spettacolo non di certo economico, se parliamo di costo dei biglietti (circa 25 euro per un ticket singolo), in cui è stata utilizzata una tecnologia all’avanguardia per ammirare la band che si esibisce in quattro diversi mondi virtuali futuristici. In uno scenario post-apocalittico dove la razza umana potrebbe essere stata del tutto eliminata, il canto del gruppo potrebbe essere l’ultima testimonianza della nostra civiltà.
Se questo non dovesse bastare, sparsi nella narrazione di dodici canzoni per un’ora di spettacolo, compaiono alcuni artisti che già avevano duettato in passato nelle canzoni del gruppo, aggiungendo anche i singoli più recenti.
Viene inoltre presentata una nuova canzone (anche come video apripista), Shed My Skin, in cui possiamo ammirare Rudy Schwarzer e Christoph Wieczorek degli Annisokay.

È stato di certo difficile dover sospendere il World Collide Tour, che nel 2020 avrebbe girato il mondo offrendo un clamoroso show diviso a metà tra Within Temptation ed Evanescence.
Tuttavia la band, al contrario di altri gruppi, non voleva semplicemente registrare uno spettacolo dal vivo in uno spazio vuoto, ma offrire un’esperienza in cui potesse sentirsi la sua energia e la passione per la musica. Per questo motivo, abbiamo dovuto attendere fino a luglio 2021, per una esperienza sonora e visiva che doveva assolutamente essere fuori dall’ordinario.
La preparazione è durata diversi mesi, ed è anche stata posticipata di una settimana. Il risultato finale è più vicino ad un film a medio/alto budget che ad un concerto dal vivo, e pur dovendo rimanere passivo, lo spettatore viene di certo conquistato da atmosfere decadenti ma grandiose.

L’esibizione è stata preceduta da una signing session di parte della band su materiale pubblicitario destinato ai fans, e da una mezzora circa d’intervista Q&A con Sharon den Adel che ha risposto al “pubblico a casa”.
È stata lei stessa a spiegare: “Abbiamo trovato un mondo che potevamo modellare nelle nostre fantasie più sfrenate e in cui noi, come band, potevamo esibirci pur mantenendo le dinamiche e la magia del nostro tradizionale spettacolo dal vivo. Siamo assolutamente entusiasti di invitarvi a ‘Within Temptation: The Aftermath’. Uno spettacolo che si svolge in diverse scene di un mondo post-apocalittico, in cui siamo testimoni delle conseguenze della distruzione dell’umanità. Un mondo in cui non si sa se qualcuno o qualcosa della razza umana sia sopravvissuto. È una ricerca di risposte sia sul suo divenire che sulla sua eredità”.Certamente The Aftermath mostra una grande creatività a livello di immagini ed atmosfere, in cui tecnologia informatica è stata utilizzata per immergere la band in scene virtuali di un mondo post-apocalittico.
Qualcosa di nuovo e certamente inaspettato, in un trionfo di colori e diversi stati d’animo che si sono alternati nei 4 atti dell’opera, quasi un musical a tre dimensioni.Lo spettacolo è stato diviso in quattro parti, con la band che eseguiva tre canzoni in ogni scena.
Un volto dall’aspetto futuristico con occhi rossi brillanti (presa dal video di The Purge) narra la storia, fornendo il corretto contesto prima di ogni nuova scena.
La caduta dell’umanità ha attraversato varie fasi: la distruzione della natura, la dipendenza dalle religioni, la guerra mondiale come causa della paura, dell’avidità e dell’invidia, e infine la totale distruzione del nostro mondo.
L’umanità ha poi raggiunto le stelle ma sarà sopravvissuta a tutto questo? E In quali condizioni?La prima scena è ambientata in una grande città distrutta e devastata dalla guerra.
La band esegue Forsaken, Our Solemn Hour e Paradise, insieme a Tarja Turunen.
Per la seconda scena la band viene trasportata in un grande mondo sotterraneo con immense statue di divinità cadute. Sharon de Adel canta adornata da ali angeliche mentre le fiamme da sotto la minacciano.
Nel mentre, il resto del gruppo suona con molta concentrazione The Purge, Entertain You e Raise Your Banner.
La terza scena vede le apparizioni del rapper Xzbit per And We Run, del già citato Christoph Wieczorek per Shed My Skin e di Jasper Steverlinck per Firelight.
La scena finale trasporta gli Within Temptation nello spazio più aperto, mentre la storia si conclude attraverso le note di The Reckoning, Supernova e Stairway to the Skies.
Non c’è contatto tra i membri del gruppo, sempre ben distanziati tra loro, e la sensazione è certamente un po’ di freddezza a volte, non certo del tipico calore delle esibizioni dal vivo con il pubblico.The Aftermath funziona alla perfezione se preso come una sorta di film di fantascienza ed uno spettacolo che vuole essere unico e speciale, probabilmente non ripetibile.
Una più che godibile fusione tra immagini e musiche, che spesso rapisce gli occhi ma non sempre il cuore.

SETLIST:

  1. Forsaken
  2. Our Solemn Hour
  3. Paradise
  4. The Purge
  5. Entertain You
  6. Raise Your Banner
  7. And We Run
  8. Shed My Skin
  9. Firelight
  10. The Reckoning
  11. Supernova
  12. Stairway to the Skies

BAND:

Sharon den Adel (Voce)
Robert Westerholt (Chitarra Ritmica e Voce)
Jeroen van Veen (Basso)
Ruud Jolie (Chitarra Solista)
Martijn Spierenburg  (Tastiere)
Mike Coolen (Batteria)
Stefan Helleblad (Chitarra Ritmica)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Emanuele Biani

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