MAZE OF HEAVEN – Il video di Heavy Metal Bastet

I Maze Of Haven di Andrea De Paoli hanno pubblicato il video ufficiale di “Heavy Metal Bastet”, primo singolo tratto dall’album d’esordio che vedrà la luce entro la fine del 2018. Il video è stato diretto da Lorenzo Giordano, a cui abbiamo rivolto alcune domande.

Quali sono stati gli spunti narrativi che hai deciso di utilizzare per il video? Ti sei basato sul testo della canzone per lo screenplay?
“Sì, ovviamente il testo di Heavy Metal Bastet e tutto l’apparato mitologico a cui fa riferimento è stato il mio principale spunto narrativo. La canzone parla della dea Bastet e delle sue diverse trasformazioni, nel corso del mito e della leggenda. In particolar modo, lo snodo attorno al quale abbiamo sviluppato il concept del video è stato la quotidiana lotta che vede opporsi alla dea il serpente Apopi, incarnazione delle tenebre, del male e del caos. Abbiamo quindi contestualizzato quest’eterno scontro tra luce e oscurità nella magnifica location dell’ex-linificio di Cassano d’Adda, che ben si presta a rappresentare un mondo governato dal caos e della distruzione. Tra questi edifici diroccati, mentre il serpente serpeggia vittorioso, la speranza è ancora viva e presente, rappresentata dai due ballerini che, con un rituale, invocano l’aiuto di Bastet”.
La fotografia è molto nitida e “nordica” come stile. Una scelta voluta?
“Con la fotografia abbiamo ricercato uno stile crudo, adeguato alle scenografie dell’ex-linificio, cercando di restituire allo stesso tempo le tonalità cupe e tenebrose richieste dal tema: Il direttore della fotografia, Alberto Demichelis, ha lavorato su immagini dai contrasti molto spinti, giocando con le ombre sui volti dei protagonisti, in modo da rappresentare al meglio quello scontro dualistico di cui parlavo sopra. Proprio al fine di rappresentarlo, abbiamo inoltre scelto di illuminare i due cantanti con colori antitetici: toni caldi per Letizia in opposizione al verde ‘diabolico’ di Marco, il cui stretto legame simbolico con il serpente viene esplicitato nelle inquadrature finali”.