OBSCURA + PERSEFONE + DISILLUSION – 15 settembre 2022, Legend Club, Milano: il nostro live report!

OBSCURA + PERSEFONE + DISILLUSION – 15 settembre 2022, Legend Club, Milano: il nostro live report!

A VALEDICTION EUROPE 2022

OBSCURA + PERSEFONE + DISILLUSION

Legend Club 15 settembre 2022 – Milano

Parole di Gabriele Padoa

In una calda serata di fine estate la comunità metal milanese si ritrova al Legend Club, locale che da sempre propone alcuni dei più interessanti nomi della scena contemporanea. L’occasione è il ritorno di due grandi ambasciatori del death più tecnico e sperimentale, Persefone e Obscura, in quella che purtroppo è l’unica tappa italiana del tour europeo A Valediction Europe 2022 (in Spagna sono previste due date, in Francia tre e in Germania ben sei). Il tour era stato inizialmente previsto per l’autunno dello scorso anno ma poi rimandato a causa del Covid.

A riscaldare gli animi è la band tedesca Disillusion che fa da supporto nel tour ai due più noti gruppi. I ragazzi teutonici propongono un progressive death metal dallo spirito melodico che però quella sera in pochi riescono ad apprezzare, avendo iniziato a suonare piuttosto presto.

È il turno poi dei Persefone, che essendo ormai attivi dal 2004, possono essere considerati dei veterani del genere. Il locale si riempie giusto in tempo per le 20 e 50 quando, come da programma, la band proveniente dalla piccola Andorra inizia a suonare puntualissima. I Persefone regalano un’esibizione molto suggestiva. Poche band riescono a coinvolgere gli spettatori in un vero e proprio viaggio musicale, trasmettendo emozioni e creando un’empatia unica con i loro fan. Il motivo di ciò è da ricercare nella radice melodica del loro stile, capace di creare atmosfere trascendentali. La scaletta ripercorre buona parte della loro fortunata carriera, comprendendo canzoni tratte dall’album Spritual Migration (del 2013), come Mind As Universe, o dal full-length Aathma (del 2017), come Living Waves o Stillness Is Timelles. Non potevano mancare ovviamente anche alcune tracce del recente ultimo disco, Metanoia, uscito lo scorso marzo, come ad esempio Katabasis e Merkabah. A suscitare l’entusiasmo dei seguaci della band sono soprattutto i vecchi cavalli di battaglia, come Mind As Universe, ma anche il nuovo album ascoltato dal vivo si dimostra all’altezza dei lavori precedenti, mantenendo lo stesso standard di tecnicismo e cambi di tempo, alternati a coinvolgenti stacchi melodici. Il cantante Marc Martins Pia e i quattro strumentisti si muovono con disinvoltura e dinamismo sul palco, regalando anche alcuni momenti divertenti, come quando il chitarrista Carlos Lozano chiede di poter fare un video con tutto il pubblico per dimostrare alla madre di essere in tournée. La loro esibizione dura poco meno di un’ora, cui segue una pausa che permette di visitare gli stand del merchandise delle due band. È possibile acquistare le magliette con l’art work di quasi tutti i loro album, felpe, cinture, vinili e altri oggetti con il marchio del gruppo. Particolarmente interessante è il raccoglitore con gli spartiti delle canzoni di A Valediction, l’ultimo album degli Obscura, da cui il tour prende il nome.

È la volta quindi dei tanto attesi Obscura, accolti sul palco da una calorosa ovazione. La canzone di apertura è Forsaken, tratta proprio dall’ultimo album, del quale propongono poi anche Solaris, A Valediction, When Stars Collide e Orbital Elements II. Non possono mancare alcuni classici di Cosmogenesis, come The Anticosmic Overload, e di Omnivium, come ad esempio Ocean Gateways, così come alcuni successi più recenti, come Akroasis (tratta dall’omonimo full-length del 2016) ed Emergent Evolution, secondo singolo di Diluvium, del 2018. La band tedesca si presenta con una formazione rinnovata rispetto agli ultimi concerti visti in Italia, ma in realtà si tratta di un ritorno alle origini perché vede il ritorno alla chitarra solista di Christian Munzner e del bassista Jeroen Paul Thesseling. Alla batteria invece c’è l’esordio di David Diepold, mentre il frontman e secondo chitarrista resta sempre il fondatore del gruppo Steffen Kummerer. La chimica tra i quattro membri sul palco è perfetta e genera una performance tanto calda quanto precisa dal punto di vista tecnico. Colpisce in particolare come David, il più giovane della compagnia, riesca a stare al passo con i più esperti colleghi. Kummerer regala alcune battute in italiano che aumentano il feeling con gli spettatori e si esibisce in virtuosistici assoli, cosa che in passato si vedeva di rado. La conclusione perfetta della loro esibizione sono i bis di Septuagint, iniziata con un’intro acustica accompagnata dalle suggestive linee di basso, e l’onnipresente Incarnated, le cui melodie coinvolgono tutto il pubblico presente.

Il Legend Club, nonostante le dimensioni non molto ampie, è dotato di un’ottima acustica per questo tipo di musica. L’organizzazione è senza sbavature, e il gioco di luci contribuisce a creare la giusta atmosfera. Una serata del genere, che offre nomi di questo calibro in un ambiente così caloroso, non può che lasciare soddisfatti e con il cuore in pace.

 

 

Emanuele Biani

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