CARNATION + WARBRINGER + CRYPTOPSY + DECAPITATED il live report della data a Milano

CARNATION + WARBRINGER + CRYPTOPSY + DECAPITATED il live report della data a Milano
CARNATION + WARBRINGER + CRYPTOPSY + DECAPITATED il live report della data a Milano
Legend Club 5 giugno 2025 – Parole di Gabriele Padoa
Dopo un lungo peregrinare nel Nord Europa, il tour Infernal Bloodshed Over Europe 2025 arriva in Italia con un paio di tappe.
La prima delle quali al Legend Club di Milano, location quanto mai adatta per i concerti estivi, visto l’ampio giardino esterno dove andare a rifocillarsi tra una band e l’altra.
Il tema dominante è il death metal, proposto in diverse sfumature dai quattro gruppi che si alternano sul palco.
I due giganti del genere Cryptopsy e Decapitated e i meno noti, ma altrettanto validi Carnation e Warbringer.
CARNATION
Ad aprire le danze, in un locale già abbastanza affollato per essere il tardo pomeriggio di un giorno feriale, è la band belga Carnation.
Il giovane gruppo può già vantare tre full-length alle spalle, di cui l’ultimo, Cursed Mortality, risale al 2023.
Ed è proprio da quest’ultimo che sono tratti i primi due brani, Maruta e Cycle Of Suffering, per poi andare a completare la setlist (un po’ breve a dir la verità) con canzoni tratte anche dai due primi album.
Il loro è un death metal puro e crudo, senza particolari contaminazioni di altri generi, diretto e feroce.
Prestazione energica e colorita (nel vero senso della parola visto che si presentano con i volti dipinti di rosso sangue) per iniziare alla grande la serata.
Lineup
Simon Duson – voce
Bert Vervoort – chitarra
Joeri – chitarra
Vincent Verstrepen – batteria
Yarne Heylen – basso
Setlist
Maruta
Cycle of Suffering
Sepulcher of Alteration
Submerged in Deafening Silence
Plaguebreeder
Where Death Lies
WARBRINGER
Il compito di mantenere calda l’atmosfera spetta ai Warbringer, formazione californiana, che ha ormai valicato i vent’anni di attività.
Il gruppo americano decide di partire con alcuni brani tratti dai dischi del 2020, 2013 e 2009.
Tengono così sulle spine i tanti fan accorsi per sentire soprattutto suonare dal vivo le canzoni del nuovo album, Wrath And Ruin.
E così è soprattutto con Neuromancer e The Sword and the Cross (cantata con tanto di spada in mano) che il delirio raggiunge l’apice, durante una performance che ha comunque scatenato il pubblico dall’inizio alla fine.
Un altro merito della band statunitense è di aver proposto una versione trash del death metal, arricchendo così la serata con una interpretazione un po’ diversa del genere cui è dedicato il tour.
Lineup
John Kevill – voce
Adam Carroll – chitarra
Chase Becker – chitarra
Carlos Cruz – batteria
Max Mayhem – basso
Setlist
Firepower Kills
Hunter-Seeker
Living in a Whirlwind
Neuromancer
Woe to the Vanquished
The Sword and the Cross
Remain Violent
Total War
CRYPTOPSY
“Veniamo da Montréal, Canada e siamo i Cryptopsy”. Matt McGachy annuncia così la sua band, che per la verità non ha certo bisogno di presentazioni.
Questo perché sono considerati tra i pionieri del technical brutal death metal, che presentano attraverso una serie di brani tratti soprattutto da None So Vile del 1996, e As Gomorrah Burns del 2023.
Il loro sound è molto tecnico, con qualche sfumatura melodica, e ricco di riff ed energici cambi di tempo.
Prestazione impeccabile da parte di tutti, compreso il turnista Remy LeGresley al basso, che deve sostituire Olivier Pinard.
Ad impressionare maggiormente sono il cantante Matt McGachy per il suo incredibile carisma e il batterista Flo Mounier, preciso e potente allo stesso tempo.
Il loro nuovo album, An Insatiable Violence, uscirà a giorni ma i Cryptopsy regalano ai loro tanti fan accorsi una gustosa anticipazione.
La bellissima Util There’s Nothing Left. Prima di Phobophile, Matt McGachy annuncia che questa sarà l’ultima canzone e purtroppo è così.
Prestazione epica, ma resta l’amaro in bocca per aver sentito solo 8 tracce.
Lineup
Matt McGachy – voce
Christian Donaldson – chitarra
Flo Mounier – batteria
Remy LeGresley – basso
Setlist
Slit Your Guts
Lascivious Undivine
Open Face Surgery
Godless Deceiver
Graves of the Fathers
Util There’s Nothing Left
Flayed the Swine
Phobophile
DECAPITATED
Ai Decapitated sono riservati gli onori degli headliner: una scaletta di 14 tracce, la batteria posta in alto e il gioco di luci.
Anche i giganti del technical death metal non hanno certo bisogno di molte parole per essere introdotti.
Nonostante non pubblichino un album da tre anni (l’ultimo, Cancer Culture, risale infatti al 2022), la loro fama li precede ovunque vadano.
La potenza accompagnata alla tecnica, i virtuosismi, la rabbia e la cattiveria che caratterizzano ogni singola traccia sono il marchio di fabbrica del gruppo polacco.
Il groove è invece il tocco in più che la band ha sempre dato al suo sound.
I brani in scaletta spaziano dal primo full-length, Winds of Creation del 2000 (di cui propongono la title-track), all’ultimo, il già citato Cancer Culture.
Il concerto permette così di percepire anche dal vivo l’evoluzione della loro musica, che negli ultimi dischi si è arricchita di elementi sperimentali, contribuendo così a un maggior dinamismo.
Un ulteriore motivo di interesse è vedere e sentire come se la cava il nuovo cantante Eemeli Bodde.
Bisogna dire che la prova è superata visto l’ottimo affiatamento con gli altri musicisti, anche se la sua tecnica vocale risente delle origini melodiche.
Nulla da eccepire neanche sulla performance dietro le pelli di James Stewart e della chitarra di Waclaw Vogg Keltyka, unico membro originario sopravvissuto.
Lineup
Eemeli Bodde – voce
Waclaw Vogg Keltyka– chitarra
James Stewart – batteria
Pawel Pavlo Pasek – basso
Setlist
A Poem About an Old Prison Man
Just a Cigarette
Three-Dimensional Defect
Earth Scar
The Blasphemous Psalm to the Dummy God Creation
Last Supper
Sensual Sickness
Spheres of Madness
Cancer Culture
404
Winds of Creation
Kill the Cult
Suicidal Space Programme
Iconoclast
Ancora una volta il Legend Club si dimostra un luogo ideale per questo tipo di eventi.
L’acustica era ottima, e permetteva a tutti i suoni di valorizzarsi.
Comodo ed economico il vicino parcheggio, perfetto il grande giardino dove andare a rifiatare ogni tanto in una serata così calda.
Nell’area del merchandise, oltre alle magliette e ai cappellini, erano in vendita anche alcuni vinili e musicassette.
Dopo questa scorpacciata di death metal, che gli appassionati hanno gustato in quattro diverse versioni, resta solo il dubbio sullo scarso spazio concesso ai Cryptopsy, che avevano tutte le carte in regola per essere co-headliner.